venerdì 11 maggio 2018

BUG Morse ergonomico (Squeeze)

Fig. 1: BUG Morse Squeeze in contenitore plastico


Achille De Santis – Alessandra De Vitis


Questo tasto telegrafico automatico (fig. 1) è stato sviluppato intorno ad un circuito integrato AT-Mega328, controllore programmabile ad 8 bit, 32KB di memoria residente, 1 KB di memoria EEPROM.

La generazione dei punti e delle linee in codice Morse avviene semplicemente “sfiorando” i due contatti a bottone presenti sulla scatola che contiene la logica di controllo.

E’ possibile programmare il chip sia in modalità “Jambic” che “Squeeze”. Il software è originale degli autori.

In conseguenza della particolare posizione dei due contatti, dei punti e delle linee, la manipolazione telegrafica risulta semplice ed ergonomica; inoltre il tasto risulta essere molto leggero e va tenuto con il palmo della mano analogamente ad un mouse da computer. In questo modo l’operatore non si stancherà neanche durante i contest.


Manuale d’uso 

Questo tasto elettronico (o “bug”, in termine inglese) permette la manipolazione automatica di punti e linee in codice Morse. E’ utilizzabile per la trasmissione radio in CW. L’uscita può comandare direttamente il modulatore CW/SSB di un trasmettitore.
Questo “keyer” morse può essere definito come un “tasto trasversale”, poiché ha il comando dei punti in alto e quello delle linee lateralmente.
Può essere usato allo stesso modo di un tasto “orizzontale” utilizzando il palmo della mano per tenerlo fermo come si fa con un mouse da computer; il dito “medio” va tenuto a contatto con il bottone di destra mentre il pollice e l’indice sfioreranno alternativamente il bottone di sinistra o di centro per la generazione dei punti e delle linee.
La velocità è regolabile agendo sui piedini UP, DOWN. Una versione speciale del tasto, visibile in figura (6) presenta dei contatti a bottone, al posto dei tradizionali interruttori a pulsante, che permette una manipolazione leggera e ad alta velocità.


Modo d’uso

Il tasto va usato come uno a paletta doppia e può essere programmato sia in Jambic che in Squeeze:

a.       Modalità “JAMBIC”:      Tenendo entrambi i bottoni si ottiene la generazione continua della sequenza punto/linea.
b.      Modalità “SQUEEZE”:    Tenendo il bottone delle linee è possibile generare una sequenza di linee ed “inserire” un punto dove si vuole con l’altro bottone.



      Tabella 1: mappa dei piedini usati.
Collegamenti da effettuare

Piedino
Uscita
(per comando del TRX)

19
Ingresso Punti           

18
Ingresso Linee

17
incrementa la velocità >

16
decrementa la velocità <

15
 Quarzo          
16 MHz
9/10
Condensatore

9
Condensatore

10
Alimentazione positiva
+ 5 volt
7 con 20
Massa                       
GND
8 con 22
 Elenco Componenti
Q.tà
Valore
Scheda protoboard
1
10X20 fori
Condensatori
2
22 pF
Zoccolo 28 pin DIL
1

Microcontrollore con firmware
1

Quarzo           
1
16 MHz
Pulsanti N.A.
2

Interruttore di accensione
1

Contenitore
1

LED
1
Rosso
Resistori
1
470 Ohm
Cicalino per monitor
1
opzionale
Minuteria varia


 














Tabella 2: Elenco componenti

La versione con contatti a sfioramento ha due mosfet, opportunamente polarizzati, come contatti di ingresso per la generazione dei punti e delle linee, al posto dei due pulsanti. Si ottiene un notevole incremento di velocità e di comfort operativo.










Riferimenti:

Beacon per ARDF



Parliamo di Radiocaccia o Caccia alla Volpe o Radio-Orienteering, attività sportiva che si è sviluppata e diffusa negli ultimi anni anche in Italia.

La radio-caccia è basata sulla ricerca di uno o più microtrasmettitori opportunamente predisposti ed occultati in una zona di ricerca, normalmente ben definita.

Analogamente a quanto avveniva nella caccia alla volpe tradizionale, il trasmettitore beacon da scovare viene chiamato “Volpe”. In altri casi il beacon viene chiamato “Civetta” mutuando il termine dalla caccia che questa volta fa la volpe per trovare la civetta, che rappresenta la sua preda.

In ogni caso, che si tratti di volpe o di civetta, la radio caccia è assolutamente innocua e adatta anche a partecipanti molto giovani, da introdurre nel mondo delle radiotrasmissioni.

Sul n° 80 di Radiorama verrà presentato il progetto di un beacon per ARDF. Gli interessati possono prendervi spunto per realizzare uno o più civette per radio caccia ARDF.

Quello che viene presentato è la logica di controllo di un semplice beacon per radio caccia, o volpe o civetta che dir si voglia. Manca soltanto la parte a radiofrequenza, che ognuno potrà adattare alle proprie esigenze, sia di banda di trasmissione che di potenza (VHF, generalmente non superiore ad 1 watt, UHF in banda LPD, minore di 10 mWatt e, infine, banda 80 metri).

L’uscita del modulatore-beacon prevede la trasmissione ciclica di una “linea”, modulata in audio a 600 Hz. Il “modulatore” può essere adattato sia per CW che per FM/AM.

Per il firmware, da caricare su una scheda a microcontrollore Arduino, chiedere all’autore.

Per essere il più semplice possibile e per invogliare a sperimentare nel campo dei microcontrollori, il beacon non prevede la trasmissione di un nominativo e va usato, durante le gare o esercitazioni, come trasmettitore “singolo”; è possibile anche usare contemporaneamente più di una civetta ma in questo caso, per evitare interferenze, esse andranno predisposte su frequenze diverse.

Il materiale del “cacciatore” sarà quindi:

  • radioricevitore,
  • piccola antenna direttiva (una Moxon), 
  • attenuatore RF (a scatti o meglio continuo), 
  • cuffia audio, 
  • eventuale bussola. 

Non resta che caricare il programma sulla scheda, collegare l’uscita al trasmettitore e provare.

___________________________________________________________________________

Achille De Santis - Beacon per civetta ARDF V2.0
___________________________________________________________________________