mercoledì 1 settembre 2021

Arduino N° 105 - Convertitore decimale/binario ad 8 bit.

Arduino N° 104

 Achille De Santis

Arduino N°  106



/*  
 *  -------------------------------------------------------------------
 *  Convertitore decimale/binario ad 8 bit.
 *  by Achille De Santis - v1 del 31-08-2021
 *  -------------------------------------------------------------------
 */

const int T=25, T1=50;
int v, i;

void intestazione()
  Serial.println(" -------------------------------------------- ");
  Serial.println(" - Tecnatron - Achille De Santis            - ");
  Serial.println(" - tecnatron@gmail.com                      - "); 
  Serial.println(" - Convertitore decimale/binario ad 8 bit.  - ");        
  Serial.println(" - V1 del 31-08-2021                        - "); 
  Serial.println(" -------------------------------------------- ");
}

int leggiInt()
  {
    while(!Serial.available());
    return(Serial.parseInt());
  }

void setup() 
{
  Serial.begin(9600);           // stabilisco la velocità di comunicazione
  intestazione();               // intestazione, inviata alla seriale
}

void loop() 
{
  Serial.print("INSERISCI VALORE DECIMALE: ");
  v=leggiInt();
  Serial.println(v);
  
  Serial.print("il valore binario è:\t ");
  for (i=7; i>=0; i--) 
    {
      Serial.print(bitRead(v, i));
      Serial.print(" ");
      delay(T);
    }  
  Serial.println("\n");
  delay(T1); 
}
 
Nota: Se non volete visualizzare la conversione dello '0' dopo ogni invio
  • Impostare 'Nessun fine-riga' nel monitor
  • Chiudere e riaprire il monitor seriale  
 

Simulazione: 



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lunedì 30 agosto 2021

mercoledì 21 luglio 2021

Arduino N° 104 - Shock sensor - Sensore di urto, retriggerabile.

< Arduino N° 103         

 Achille De Santis

Arduino N°  105



Sensore di urto, o shock sensor, è utile per segnalare un evento o attivare un allarme.

Il dispositivo presentato ha l'ulteriore proprietà di 

  • spegnere l'avviso di evento dopo un certo tempo impostabile (tipicamente 5 secondi);
  • "retriggerare", cioè far ripartire il temporizzatore se un altro evento si presentasse prima dello scadere del tempo di ritardo;
  • il temporizzatore è NON-bloccante ed il controllore può continuare a svolgere altre funzioni.


Fig. 1: sensore di urto; 
Lo schema elettrico è banale e vi invito a ricavarlo da soli.

In fig 1 viene mostrato lo schema pratico di assemblaggio dei componenti necessari. 
Il pulsante simula il sensore di urto e può essere rimosso, una volta che si inserisca l'idoneo sensore.
Il segnale in ingresso è di tipo PULLUP e quindi il suo valore dovrà essere "normalmente alto" e commuterà verso lo zero in presenza di evento.  

Se necessario, si può invertire la logica con semplici modifiche HW/SW.

Buona sperimentazione!

Simulazione: 



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mercoledì 14 luglio 2021

Arduino N° 103 - Distributore automatico di bevande

< Arduino N° 102            

 Achille De Santis

Arduino N°  104



Semplice distributore automatico di bevande, gestito da microcontrollore.


Dall'idea di base è possibile aggiungere un attuatore per il posizionamento dei bicchieri, alcuni sensori per eventuali pagamenti in moneta, con possibilità di ritornare il resto.


Fig.1: schema di base del distributore automatico di bevande;

Il dispositivo potrebbe essere aggiornato con una scheda NFC (RF-id) a lettura/scrittura, con possibilità di ricarica locale, attraverso monete correnti da 5, 10, 20, 50 euroCent, oppure da 1, 2 euro.

In alternativa, si potrebbe prevedere il pagamento con carte di credito ricaricabili.
Il sistema deve necessariamente essere sicuro ma offre la possibilità di utilizzare schede ricaricabili fornite dal gestore, attraverso un circuito bancario autorizzato, oppure di utilizzare schede personali, già in possesso dell'utente.


Le soluzioni sono diverse ed ognuna richiede una analisi specifica delle "condizioni al contorno", dei dispositivi e dei circuiti di pagamento da coinvolgere, escludendo, finalmente, le "schede usa e getta" di ogni tipo (a scalare),  i dispositivi "custom" di ricarica e quant'altro.

mercoledì 7 luglio 2021

Arduino N° 102 - Capacitor Meter

< Arduino N° 101   

 Achille De Santis

Arduino N°  103




Come promesso nel precedente post riguardante il misuratore di resistenze, ecco qui un misuratore di capacità. Lo strumento è basato sul principio della carica elettrica immagazzinata sul condensatore sotto misura e sulla tensione da esso assunta. Lo schermo LCD fornisce la visualizzazione diretta dei valori rilevati.

Prestate attenzione ai collegamenti ed al montaggio ordinato dei componenti.

Fig. 1: layout di montaggio del capacimetro;

Valgono le solite raccomandazioni per ottenere uno strumento funzionale ed affidabile: alimentazione adeguatamente filtrata, montaggio ordinato e corretto, uso di capacità di fuga ecc...

mercoledì 30 giugno 2021

Arduino N° 101 - Resistor Meter

< Arduino N° 100

 Achille De Santis

Arduino N°  102





Questo è uno strumento didattico ma può anche essere utilizzato in campo semiprofessionale.

Fig. 1: Misuratore di resistenze;
Il dispositivo realizza un misuratore di resistenza elettrica.

Valgono le solite raccomandazioni per ottenere uno strumento funzionante ed affidabile: filtrare l'alimentazione, montaggio ordinato e corretto, uso di capacità di fuga ecc...

Al prossimo post vi proporrò un capacimetro. I due strumenti potrebbero essere integrati in un unico dispositivo, dal momento che hanno molti elementi in comune.

Buona sperimentazione!

mercoledì 23 giugno 2021

Arduino N° 100 - Comando seriale remoto per LED RGB

< Arduino N° 99

 Achille De Santis

Arduino N°  101


Fig 1: schema pratico di montaggio;
Questo esempio mostra come sia possibile inviare comandi sulla porta seriale di comunicazione.


Con due moduli Arduino (Uno, Nano) è possibile realizzare un dispositivo TX-RX di gestione seriale per LED RGB.

Il circuito può essere anche modificato per adattarlo alle proprie esigenze.

Il primo modulo (a sinistra, nella figura 1) viene usato come "Trasmettitore", il secondo (a destra, in figura) come ricevitore.

Tre ingressi analogici del modulo trasmettitore leggono i valori di tensione impostati in ingresso sui tre potenziometri, associati ai tre colori RGB.

I valori analogici vengono, poi, inviati sulla seriale e ricevuti dal secondo modulo, quello ricevitore, che li riconosce ed attua le tre uscite relative, formando il colore composito generato dai tre coefficienti primari utilizzati. Per fare questo, le tre uscite devono essere di tipo PWM; in particolare ho scelto le uscite PWM D3, ,D4, D5.

Le alimentazioni vanno separate ed associate ai rispettivi moduli; sul modulo TX verranno associati i potenziometri mentre su quello RX verrà associato il LED RGB.


Nel caso voleste alimentare più diodi LED il circuito di pilotaggio andrebbe modificato con un opportuno stadio driver/separatore, utilizzando tre BJT o MOSFET come amplificatori in configurazione "lineare".


La pagina di simulazione può essere molto esplicativa del funzionamento.

Le tre resistenze collegate in serie al rispettivo potenziometro servono per avere sul potenziometro tutta l'escursione della tensione per l'accensione del LED. Usando potenziometri rotativi da 300° l'accensione avviene entro una rotazione di circa 60-70°, lasciando altri 230° per la modulazione dei coefficienti tricromatici.

Fig. 2: Alimentazione separata per i due moduli;
Attenzione! Il firmware è diviso in due parti: una per il TX, l'altra per l'RX.

Inoltre, le due alimentazioni devono essere assolutamente separate! 
Del resto, se i due dispositivi sono sufficientemente lontani non può che essere così! In figura sono collegate insieme a puro titolo di prova. Quello che deve essere comune è soltanto la massa.

Il dispositivo si modifica come in figura 2:


Fig. 3: polarizzazione separata dei tre led RGB;


In figura 3 è riportato lo schema con una polarizzazione indipendente delle tre componenti RGB del LED.



Grazie a Gualtiero Piazzi per il costruttivo commento.

mercoledì 16 giugno 2021

Arduino N° 99 - Uso del BUZZER attivo e passivo

< Arduino N° 98

 Achille De Santis

Arduino N°  100


Mi sono deciso a scrivere queste note dal momento che su vari gruppi di Internet si leggono cose abbastanza fantasiose ed approssimative, che denotano la scarsa conoscenza degli argomenti dell'Elettronica di base.

Parliamo dei cosiddetti BUZZER cioè dei cicalini o "ronzatori".

Intanto, il termine viene già usato in modo improprio e si confondono i cicalini con gli altoparlanti. 

Dobbiamo infatti distinguere:

  • Buzzer passivi;
  • Buzzer attivi.

Il buzzer passivo non è altro che un piccolo altoparlante:  per generare il tono bisogna fornirglielo! La generazione del tono va fatta a monte. Il segnale immesso nell'altoparlante dovrebbe essere a valore medio nullo (senza la componente continua). Il circuito equivalente si può schematizzare con una induttanza, in serie ad una resistenza di bassissimo valore. La componente a tensione continua verrebbe corto-circuitata dalla bassa reattanza induttiva. Per l'accoppiamento interstadio è necessario utilizzare una "capacità di accoppiamento", per separare la componente continua che altrimenti andrebbe a scorrere nella bobina dell'altoparlante. Possiamo cambiare la frequenza del tono con ampio margine, agendo, a monte, sul generatore di tono.
Con Arduino si utilizzano le funzioni predefinite tone() e noTone, rispettivamente, per attivare e disattivare il tono. 


Fig. 1: inserimento della capacità di accoppiamento su buzzer passivo;


Fig 2: buzzer passivo, completo di circuito di pilotaggio a transistore; notate che è necessario pilotarlo con un segnale esterno ad onda quadra;


Il buzzer attivo, invece, è il vero "ronzatore"; basta alimentarlo con la giusta tensione ed il circuito interno genererà il tono. Non è possibile cambiare la frequenza del tono dall'esterno, poiché ne è prevista soltanto l'alimentazione; piccole variazioni si potrebbero ottenere soltanto cambiando la tensione di alimentazione, che ne renderebbe instabile il funzionamento. Il buzzer attivo NON ha bisogno del condensatore di accoppiamento, anzi, non va inserito altrimenti il circuito non può essere alimentato dalla necessaria tensione continua.

Con Arduino si utilizza l'istruzione digitalWrite() con argomento HIGH o LOW, per attivare l'alimentazione del buzzer. 

In entrambi i casi è opportuno l'uso di uno stadio separatore a transistore (BJT o MOSFET che sia). 

A questo punto qualcuno dirà, come è già capitato: "Se non inserisco il condensatore sull'altoparlante  (passivo) funziona ugualmente!". 

La risposta per il meccanico è: 
"Stai procedendo con una vettura senza olio: prima o poi il motore fonderà!".

La risposta per l'elettronico (o apprendista tale!) è: 
"Stai usando un diodo LED senza la resistenza di polarizzazione: prima o poi il led brucerà!"


Intelligenti pauca!
Fig. 3: cicalino piezoelettrico (piezo);


In ultimo, ci sono anche i cicalini "piezoelettrici", assimilabili ad un buzzer passivo. Invito il lettore a documentarsi in merito. Il cicalino piezo è un dispositivo passivo che sfrutta l'effetto piezoelettrico. Anche qui è necessario fornire il segnale di comando sotto forma di oscillazione alla frequenza audio voluta.
Il cicalino piezo lavora ad alta impedenza e come tale non necessita della capacità di accoppiamento.


A questo punto, spero di aver chiarito qualcosa su questo argomento. 
Provate ed usate quello che vi fa più comodo!

Le applicazioni sono tante: monitor acustico per comandi ed attuazioni, segnalazione di eventi, segnalazione di allarmi, intermittenze, modulazione della nota di avviso per segnalare eventi diversi, sirene varie, note musicali ecc...



Nota: non pretendiate potenze assurde! Per ottenere potenze maggiori in uscita è obbligatorio l'uso di uno stadio amplificatore in bassa frequenza!


Simulazione: 



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mercoledì 9 giugno 2021

Arduino N° 98 - Comando proporzionale Ventola

< Arduino N° 97

 Achille De Santis

Arduino N°  99


Controllo di velocità per ventola, comandata con telecomando ad infrarosso.


Fig. 1: Layout dei componenti; driver a MOSFET;

Due coppie di codici permettono l'avanzamento UP/DOWN con passo LOW e FAST  attraverso i quattro pulsanti di avanzamento lento (< >) e veloce (<< >>).

i condensatori sulla linea di alimentazione servono per non avere brutte sorprese di malfunzionamenti.

Il diodo di "libera circolazione" è molto utile per la salvaguardia del MOSFET.

Il LED fornisce una indicazione visiva dell'attuazione dei comandi, peraltro visibili aprendo il monitor seriale.

Il MOSFET, nella configurazione a Source Comune, pilota la tensione da fornire alla ventola  e la relativa corrente.

Dalla disposizione dei componenti ricavate lo schema elettrico; vi aiuterà molto nella comprensione del circuito. 


In alternativa, è possibile pilotare il motore con un circuito driver a BJT, come in fig. 2. Il firmware resta lo stesso ma bisogna modificare l'interfaccia di comando motore per avere un pilotaggio in corrente.

Fig. 2: Comando ventola con infrarosso e driver a BJT;




Varianti: 

E' possibile collegare la ventola a tensione di 12 volt, scollegando il filo rosso che la alimenta e collegando ad una tensione di 12 Vcc, massa comune con il circuito.

Nota 1: 

Se avete un telecomando diverso è possibile cambiare facilmente i codici di attivazione leggendoli direttamente a monitor ed inserendoli nelle righe dei comandi.


Nota 2:

Il circuito è SOLO dimostrativo. L'uscita va ASSOLUTAMENTE collegata ad una sorgente di alimentazione separata. La figura la riporta collegata alla alimentazione di Arduino a puro titolo di esempio.


Simulazione: 

Comando proporzionale ventola con MOSFET_V5.3


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mercoledì 2 giugno 2021

Arduino N° 97 - Accelerazione motore in DC_V3

< Arduino N° 96

 Achille De Santis

Arduino N°  98




In questo post propongo un dispositivo per il comando progressivo di un .motore in corrente continua, che ne determina l'accelerazione/decelerazione.


Aprendo il monitor seriale è possibile controllare il valore PWM impostato, di volta in volta; L'aggiornamento del valore, da zero a 255, viene effettuato soltanto quando c'è un comando di variazione di velocità, altrimenti resta memorizzato il valore precedente. In questo modo, si aumenta la leggibilità a monitor e si evita lo scorrimento continuo dei valori.



I due condensatori posti sulla linea di alimentazione servono a filtrare l'alimentazione ed a prevenire fenomeni di interferenza. Il diodo di "libera circolazione protegge il transistore da sovratensioni."


Il motore è predisposto per ruotare in un solo verso.
Se è necessario, si può cambiare il verso di rotazione invertendo la polarità sul motore agendo sui morsetti.

Attenzione al verso del diodo di libera circolazione!

Nel caso fosse necessario un doppio verso di rotazione il circuito andrebbe modificato con l'uso di un driver L293 o L298 o, in alternativa, facendo uso di un relay 2vie/2posizioni configurato come invertitore di polarità. 

Nota:

Il circuito è SOLO dimostrativo. L'uscita va ASSOLUTAMENTE collegata ad una sorgente di alimentazione separata. La figura la riporta collegata alla alimentazione di Arduino a puro titolo di esempio.


Simulazione: 

Accelerazione motore in DC_V3


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mercoledì 26 maggio 2021

Arduino N° 96 - Orologio senza modulo RTC

< Arduino N° 95

 Achille De Santis

Arduino N°  97


Oggi mi sono dedicato a misure di tempo per tarare con precisione il mio orologio appena preparato, gestito da Arduino e con visualizzazione su display LCD, senza fare uso del modulo RTC.

E’ stata una sfida, piuttosto che un’esigenza di progetto. Per effettuare la taratura mi sono avvalso del segnale campione dell’Istituto INRIM con il quale già in passato avevo avuto modo di lavorare.

Lo sketch da me preparato usa la funzione millis(), per effettuare misure piuttosto precise di tempo.

Una volta preparato lo sketch bisogna impostare la base tempi necessaria a scandire i secondi. Il valore scelto in origine era pari a 1000 mSec. Ho provato la sincronizzazione aprendo due finestre separate ed affiancate, per una agevole lettura; in una ho aperto la simulazione con Tinkercad, nell’altra ho aperto la pagina dell’INRIM con la lettura dell’orologio campione. Una volta misurato lo scostamento iniziale ho effettuato il trimming sul valore della costante di tempo da impostare, ottenendo misure via via più precise.

Alla fine, il valore della base tempi da impostare è risultato pari a 436 e lo stesso va inserito all’inizio dello sketch nella costante T.

Attenzione! Il valore è associato alla base tempi del simulatore. Facendo le prove “in presenza” esso va regolato opportunamente, poiché la base tempi di Arduino potrebbe essere diversa.    

 

Riferimenti:

INRIM Laboratorio di Tempo  Istituto Nazionale Ricerche Metrologiche


Simulazione: 

Digital Clock Without RTC Module


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mercoledì 19 maggio 2021

Arduino N° 95 - Selettore 5 uscite

< Arduino N° 94

 Achille De Santis

Arduino N°  96























Selettore  a cinque posizioni, comandabili da altrettanti pulsanti.

Cinque spie a LED segnalano la posizione impostata dal selettore.

Un cicalino avverte acusticamente della ricezione del comando.

E' possibile modificare lo sketch per avere due note diverse nelle condizioni di "cambio stato" o mantenimento in memoria dello stato precedente, senza attivazione del relay.

Per commutare segnali a radiofrequenza è opportuno utilizzare dei relais coassiali, comandabili dalla logica di controllo. 


Nota 1: 

Volutamente non ho inserito i relais sulle uscite e lascio al lettore l'onere della ricerca della giusta configurazione, utilizzando 5 driver, a BJT o MOSFET, e 5 opportuni relay in tensione continua dotati, ognuno, di diodo di libera circolazione  (o di flyback). Il contatto "puro", in uscita dallo stadio pilota, andrà collegato NON ai 5 volt di Arduino ma ad una alimentazione SEPARATA (12 volt, 24 volt ecc...) o, nel caso, al segnale da commutare.


Nota 2: 

Alcuni relais sono già dotati di diodo interno; attenzione alla loro polarità!


Simulazione: 




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mercoledì 12 maggio 2021

Arduino N° 94 - Generatore di frequenze audio

Arduino N° 93

 Achille De Santis

Arduino N°  95


Generatore ad onda quadra in banda audio.

Predisposizione digitale della frequenza, a passi di 100 Hz ed 1 Hz, avanti e indietro.

 Frequenza impostata e generata, con indicazione numerica su display LCD 16X2.

E'  possibile utilizzare una scheda Arduino, nelle versioni UNO, Nano ed anche Pro-mini.

Le versioni UNO e Nano sono direttamente configurabili attraverso la porta seriale; Per il Pro-Mini occorre essere un po' più esperti e fare uso di una interfaccia seriale di comunicazione; quest'ultima soluzione è consigliabile per un lavoro definitivo che non abbia più bisogno di correzioni o modifiche del firmware.


Fig. 1: generatore di frequenza audio;
All'uscita, potete inserire un condensatore di accoppiamento, per ottenere un'onda quadra a valore medio nullo.

La tensione di uscita è di 5 Vpp.

Caricate l'uscita con una opportuna resistenza e con un potenziometro, per non sovraccaricare la stessa e per avere la regolazione dell'ampiezza del segnale di uscita.

L'inserimento di un filtro passa-basso di primo ordine, opportunamente dimensionato, elimina le armoniche superiori.


Simulazione: 

Generatore di frequenze audio


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mercoledì 5 maggio 2021

Arduino N° 93 - Selettore a Relay - 3 uscite

< Arduino N° 92

 Achille De Santis

Arduino N°  94


Il dispositivo che qui viene descritto potrebbe essere realizzato con un semplice selettore elettromeccanico ma con l'aggiunta del display LCD, del buzzer e della scheda a microcontrollore potrebbe essere la base di lavoro di un dispositivo molto più complesso, nel quale l'uso della logica di controllo diventi essenziale per ridurre la componentistica. 


Fig. 1: schema generale del selettore a 3 posizioni


Particolarità del circuito: sono stati utilizzati tre piedini di ingresso analogico per i tre pulsanti di comando, in modalità pull-up.

Tre spie LED, che si accendono una per volta, sono collegate con una unica resistenza verso massa; le tre uscite comandano i tre relais per la commutazione dei carichi. In questo caso, le lampadine simulano il carico e sono collegate ai 5 volt, con massa comune.

E' possibile isolare completamente i contatti di scambio dei relais ottenendo dei contatti 'puri', adatti per il collegamento a tensioni 'esterne' alla logica di controllo. In questo modo, ad esempio, si potrebbe alimentare un carico  a 230 Vca.  

Se il relay non ne è provvisto, provvedete a collegare un diodo di 'libera circolazione' in 'antiparallelo' sulla bobina, del tipo 1N4004,  1N4007 o 1N4148. 

Funzionamento:

alla pressione di uno dei pulsanti si attiva la relativa uscita, che viene rivelata da un segnale acustico sul piccolo altoparlante e dalla spia LED associata all'uscita stessa, che potremo numerare con 1,2,3.


E' possibile modificare lo sketch per avere due note diverse, nelle condizioni di "cambio stato" o mantenimento in memoria dello stato precedente, senza attivazione del relay.


La simulazione è disponibile per l'analisi e il download.


Nota 1:

Le lampade vanno ASSOLUTAMENTE collegate ad una sorgente di alimentazione separata. La figura le riporta collegate alla alimentazione di Arduino a puro titolo di esempio.


Nota 2:

Ovvio che non è necessario Arduino per realizzare un selettore manuale ma questo dispositivo potrebbe essere comandato via bluetooth, senza fili. Allora ecco aprirsi nuovi scenari e nuove applicazioni. 


Per commutare segnali a radiofrequenza (RF) utilizzate la logica di controllo per comandare dei relais coassiali.


Simulazione: 



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martedì 4 maggio 2021

Driver Relay - 1 via. 2 posizioni

 

Pilotaggio di un relay da un pulsante.


Il pulsante comanda l'uscita del relay nelle due posizioni.

I due led segnalano la posizione assunta.

Ricordate di inserire il diodo di libera circolazione (o di flyback ) in antiparallelo sulla bobina del relay!

Il resistore di polarizzazione dei led è unico e provvede alla giusta polarizzazione di entrambi.

Il resistore in serie alla bobina del relay serve per dare la giusta tensione alla stessa.

Nel caso di alimentazione a 5 volt si deve eliminare, come anche nel caso di uso di un relay a tensione nominale di 9 Vcc.


Nota: 

Alcuni relais a tensione continua sono polarizzati internamente; in questo caso non bisogna inserire il diodo esterno e bisogna controllare la polarità della bobina del relay, con un tester.

 

Simulazione:

Driver relay


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Arduino N° 50 - Modulo di prova per 6 uscite digitali


venerdì 30 aprile 2021

Porte Logiche - Simulazione


 Simulazione di porte logiche con integrato TTL SN7400, quadruplo NAND a due ingressi.



Fig. 1: funzioni logiche realizzate con porte SN7400;


Simulazione:

Simulazione porte logiche TTL


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Arduino N° 50 - Modulo di prova per 6 uscite digitali


prof. Achille De Santis


mercoledì 28 aprile 2021

Arduino N° 92 - Elettrovalvola bistabile con comando bluetooth

Arduino N° 91

 Achille De Santis

Arduino N°  93



  
Sul post Arduino n° 90 ho presentato una guida dimostrativa dell'applicazione di una elettrovalvola bistabile a comando impulsivo.
In questo post vi presento un'altra applicazione di Arduino per il comando di una elettrovalvola bistabile, con comando impulsivo in bassa tensione, pilotato attraverso un collegamento Bluetooth.


Fig. 1: schema generale dei collegamenti; 


Naturalmente, per operare il comando via bluetooth serve un terminale di comando, nella fattispecie un telefono Android o un tablet; in alternativa, si potrebbe utilizzare un telefono I-phone o un I-pad, con piccole modifiche dal lato bluetooth.

    Il dispositivo è stato da me ideato e realizzato per applicazioni domotiche ma viene qui presentato come dispositivo di comando di piccole pompe per circolazione di acqua, come è possibile vederne gli effetti negli impianti di irrigazione, nei plastici di vario genere, compresi quelli dei presepi.

Lascio, qui, al lettore il piacere della ricerca delle applicazioni possibili. 

Le caratteristiche del dispositivo si possono riassumere nelle seguenti:

  • Comando "locale" START/STOP, da quadro comandi;
  • Comando "remoto" START/STOP da interfaccia bluetooth; 
  • Funzionamento "bistabile": lo stato attuale viene mantenuto anche in assenza di alimentazione. 

    Entrambi i comandi sono impulsivi e necessitano di un attuatore bistabile a comando impulsivo. Questa scelta è stata operata per ridurre la corrente di attuazione ed è molto adatta ad interventi saltuari nel tempo.
In mancanza di energia elettrica l'elettrovalvola mantiene lo stato precedente (aperto/chiuso) ma la pompa ad essa associata si blocca, interrompendo il flusso idrico.
 
    L'alimentazione del dispositivo può andare da 9 Volt a 12 Volt C.C. Al di sotto di 6-7 Volt l'attuatore potrebbe avere delle incertezze o non funzionare. La pila da 9 volt può essere sostituita da un piccolo alimentatore, adatto a pilotare anche la logica di controllo, attraverso il ponte ad H con L298N, predisponendo in esso gli opportuni cavallotti.

La piccola resistenza da 10 Ohm, posta sui piedini di uscita della configurazione a ponte (v. fig. 1), rappresenta il carico e deve essere scollegata quando si collegherà al suo posto la bobina dell'elettrovalvola a 5 volt.

    Una variante allo schema presentato potrebbe essere costituita dall'uso di un modulo "ponte ad H" di maggiore potenza, con l'integrato L298N che trovate facilmente già montato.

Nello schema presentato manca soltanto il collegamento della scheda Bluetooth HC-05/HC06 ai piedini 0 e 1 per i comandi via seriale bluetooth.

    Volutamente, questa volta non presento lo sketch ma lascio al lettore l'onere del suo sviluppo. Vedremo come va a finire! Lo sketch ed il dispositivo sono stati comunque provati e collaudati, con esito positivo. Una buona guida è rappresentata da quanto già pubblicato e che trovate negli Argomenti correlati.


Nota:

I componenti presenti nello schema servono tutti! Cominciate ad applicare le regole basilari dell'Elettronica, per non dover poi dire: "Questo circuito è instabile e l'ho abbandonato"! 


Nota importante:

La pila da 9 volt è soltanto dimostrativa e non può alimentare tutto il circuito per lunghi periodi; l'ho messa soltanto per prova perché qualcuno pretendeva di far funzionare tutto con tensione di 5 volt scarsi! Ovvio che non funzionava nulla! Peggio, il funzionamento era incerto!

La legge di Murphy è sempre in agguato ma vediamola in senso positivo!


Ricordate di lavorare sempre in sicurezza!


Simulazione: 

Elettrovalvola bistabile