Il dispositivo che qui viene descritto potrebbe essere realizzato con un semplice selettore elettromeccanico ma con l'aggiunta del display LCD, del buzzer e della scheda a microcontrollore potrebbe essere la base di lavoro di un dispositivo molto più complesso, nel quale l'uso della logica di controllo diventi essenziale per ridurre la componentistica.
Fig. 1: schema generale del selettore a 3 posizioni |
Particolarità del circuito: sono stati utilizzati tre piedini di ingresso analogico per i tre pulsanti di comando, in modalità pull-up.
Tre spie LED, che si accendono una per volta, sono collegate con una unica resistenza verso massa; le tre uscite comandano i tre relais per la commutazione dei carichi. In questo caso, le lampadine simulano il carico e sono collegate ai 5 volt, con massa comune.
E' possibile isolare completamente i contatti di scambio dei relais ottenendo dei contatti 'puri', adatti per il collegamento a tensioni 'esterne' alla logica di controllo. In questo modo, ad esempio, si potrebbe alimentare un carico a 230 Vca.
Se il relay non ne è provvisto, provvedete a collegare un diodo di 'libera circolazione' in 'antiparallelo' sulla bobina, del tipo 1N4004, 1N4007 o 1N4148.
Funzionamento:
alla pressione di uno dei pulsanti si attiva la relativa uscita, che viene rivelata da un segnale acustico sul piccolo altoparlante e dalla spia LED associata all'uscita stessa, che potremo numerare con 1,2,3.
E' possibile modificare lo sketch per avere due note diverse, nelle condizioni di "cambio stato" o mantenimento in memoria dello stato precedente, senza attivazione del relay.
La simulazione è disponibile per l'analisi e il download.
Nota 1:
Le lampade vanno ASSOLUTAMENTE collegate ad una sorgente di alimentazione separata. La figura le riporta collegate alla alimentazione di Arduino a puro titolo di esempio.
Nota 2:
Ovvio che non è necessario Arduino per realizzare un selettore manuale ma questo dispositivo potrebbe essere comandato via bluetooth, senza fili. Allora ecco aprirsi nuovi scenari e nuove applicazioni.
Per commutare segnali a radiofrequenza (RF) utilizzate la logica di controllo per comandare dei relais coassiali.
Simulazione:
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