martedì 30 ottobre 2018

AIR - RADIORAMA: Lancio Radiosonda - L'Aquila - 31 ottobre 2018

AIR - RADIORAMA: Lancio Radiosonda - L'Aquila - 31 ottobre 2018: Come già annunciato qualche mese fa, il giorno 31 ottobre 2018, ore 17:00 locali, dalla sede universitaria dell'Aquila sarà lanciata...

giovedì 18 ottobre 2018

lunedì 3 settembre 2018

Telecomandi ad infrarosso - Codici

Per chi lavora con i telecomandi ad infrarosso, riporto alcune utili tabelle per la gestione dei codici.
Il lavoro è stato svolto per ricercare le cause dei malfunzionamenti di alcune realizzazioni.
        I piccoli telecomandi sono economici ed utili in tante applicazioni ma sono anche molto delicati. Fate attenzione a premere dolcemente i "contatti a bolla" ed a sostituire con attenzione e delicatezza la pila a bottone; all'interno c'è un delicato sistema a molla che salta facilmente.

--------------------
Fig. 1: semplice circuito di prova
Telecomandi IR-LG
--------------------
Avanti B4B4E21D
Indietro   B4B412ED
Destra B4B45AA5
Sinistra B4B49A65
AV SX B4B44CB3
AV DX B4B42CD3
STOP B4B41AE5
----------------------------------
Codici dei piccoli telecomandi IR
              CAR          KEYES
----------------------------------
1 AV-SX FF30CF         FF6897
2 AV         FF18E7         FF9867
3 AV-DX FF7A85         FFB04F
4 SX         FF10EF         FF30CF
5 STOP FF38C7         FF18E7
6 DX         FF5AA5         FF7A85
7 --         FF42BD         FF10EF
8 --         FF4AB5         FF38C7
9 --         FF52AD         FF5AA5
-----------------------------------
     
           Per un uso corretto consiglio un comando impulsivo e non lunghe sequenze di codici.
Se il codice viene interpretato correttamente non c'è bisogno di insistere sul telecomando; anzi, dalle prove da me effettuate risulta che se la sequenza  è lunga i codici inviati possono essere: validi, erronei, giusti/sbagliati (uno si e uno no), completamente errati. 

Analizzando i codici, risulta:
  • codici validi:  funziona tutto a dovere!  
  • errati: bisogna trovare la causa dell'errore casuale (sincronismo dei dati in arrivo);
  • validi/errati: (uno si e uno no): va ancora bene se il codice errato è sempre lo stesso e diverso da altri codici di comando;
  • completamente errati: bisogna effettuare la ricerca dell'errore, analizzare il sincronismo, il baud-rate, gli stati logici. 
       Bisogna mettere d'accordo hardware e software, con piccoli trucchetti; lascio a voi il piacere e l'onere di scoprirli.

       Telecomandi migliori ma più costosi sono quelli associati alle apparecchiature elettrodomestiche di un certo valore.
I telecomandi HP sono ottimi. Oggi ho provato un telecomando IR della LG. Dopo alcuni settaggi al software vanno entrambi "come una spada!"
       Per gli altri, serve un po' più di pazienza ma si riesce ad avere un codice sicuro e deciso.

Per le prove, oltre al "metodo spannometrico" (poco consigliabile se non avete idea della possibile causa di errore), vi consiglio di utilizzare un semplice programma "tester" con Arduino, con cui rilevare a monitor i codici ricevuti e passare, poi, al "sincronismo" TX/RX.
Sull'IDE di Arduino troverete uno sketch di esempio che sarà la vostra base di lavoro.
In fig. 1 potete vedere il circuito di prova, ridotto al solo sensore IR collegato ad una scheda Arduino Nano su cui è stato caricato lo sketch di test.

venerdì 11 maggio 2018

BUG Morse ergonomico (Squeeze)

Fig. 1: BUG Morse Squeeze in contenitore plastico


Achille De Santis – Alessandra De Vitis


Questo tasto telegrafico automatico (fig. 1) è stato sviluppato intorno ad un circuito integrato AT-Mega328, controllore programmabile ad 8 bit, 32KB di memoria residente, 1 KB di memoria EEPROM.

La generazione dei punti e delle linee in codice Morse avviene semplicemente “sfiorando” i due contatti a bottone presenti sulla scatola che contiene la logica di controllo.

E’ possibile programmare il chip sia in modalità “Jambic” che “Squeeze”. Il software è originale degli autori.

In conseguenza della particolare posizione dei due contatti, dei punti e delle linee, la manipolazione telegrafica risulta semplice ed ergonomica; inoltre il tasto risulta essere molto leggero e va tenuto con il palmo della mano analogamente ad un mouse da computer. In questo modo l’operatore non si stancherà neanche durante i contest.


Manuale d’uso 

Questo tasto elettronico (o “bug”, in termine inglese) permette la manipolazione automatica di punti e linee in codice Morse. E’ utilizzabile per la trasmissione radio in CW. L’uscita può comandare direttamente il modulatore CW/SSB di un trasmettitore.
Questo “keyer” morse può essere definito come un “tasto trasversale”, poiché ha il comando dei punti in alto e quello delle linee lateralmente.
Può essere usato allo stesso modo di un tasto “orizzontale” utilizzando il palmo della mano per tenerlo fermo come si fa con un mouse da computer; il dito “medio” va tenuto a contatto con il bottone di destra mentre il pollice e l’indice sfioreranno alternativamente il bottone di sinistra o di centro per la generazione dei punti e delle linee.
La velocità è regolabile agendo sui piedini UP, DOWN. Una versione speciale del tasto, visibile in figura (6) presenta dei contatti a bottone, al posto dei tradizionali interruttori a pulsante, che permette una manipolazione leggera e ad alta velocità.


Modo d’uso

Il tasto va usato come uno a paletta doppia e può essere programmato sia in Jambic che in Squeeze:

a.       Modalità “JAMBIC”:      Tenendo entrambi i bottoni si ottiene la generazione continua della sequenza punto/linea.
b.      Modalità “SQUEEZE”:    Tenendo il bottone delle linee è possibile generare una sequenza di linee ed “inserire” un punto dove si vuole con l’altro bottone.



      Tabella 1: mappa dei piedini usati.
Collegamenti da effettuare

Piedino
Uscita
(per comando del TRX)

19
Ingresso Punti           

18
Ingresso Linee

17
incrementa la velocità >

16
decrementa la velocità <

15
 Quarzo          
16 MHz
9/10
Condensatore

9
Condensatore

10
Alimentazione positiva
+ 5 volt
7 con 20
Massa                       
GND
8 con 22
 Elenco Componenti
Q.tà
Valore
Scheda protoboard
1
10X20 fori
Condensatori
2
22 pF
Zoccolo 28 pin DIL
1

Microcontrollore con firmware
1

Quarzo           
1
16 MHz
Pulsanti N.A.
2

Interruttore di accensione
1

Contenitore
1

LED
1
Rosso
Resistori
1
470 Ohm
Cicalino per monitor
1
opzionale
Minuteria varia


 














Tabella 2: Elenco componenti

La versione con contatti a sfioramento ha due mosfet, opportunamente polarizzati, come contatti di ingresso per la generazione dei punti e delle linee, al posto dei due pulsanti. Si ottiene un notevole incremento di velocità e di comfort operativo.










Riferimenti:

Beacon per ARDF



Parliamo di Radiocaccia o Caccia alla Volpe o Radio-Orienteering, attività sportiva che si è sviluppata e diffusa negli ultimi anni anche in Italia.

La radio-caccia è basata sulla ricerca di uno o più microtrasmettitori opportunamente predisposti ed occultati in una zona di ricerca, normalmente ben definita.

Analogamente a quanto avveniva nella caccia alla volpe tradizionale, il trasmettitore beacon da scovare viene chiamato “Volpe”. In altri casi il beacon viene chiamato “Civetta” mutuando il termine dalla caccia che questa volta fa la volpe per trovare la civetta, che rappresenta la sua preda.

In ogni caso, che si tratti di volpe o di civetta, la radio caccia è assolutamente innocua e adatta anche a partecipanti molto giovani, da introdurre nel mondo delle radiotrasmissioni.

Sul n° 80 di Radiorama verrà presentato il progetto di un beacon per ARDF. Gli interessati possono prendervi spunto per realizzare uno o più civette per radio caccia ARDF.

Quello che viene presentato è la logica di controllo di un semplice beacon per radio caccia, o volpe o civetta che dir si voglia. Manca soltanto la parte a radiofrequenza, che ognuno potrà adattare alle proprie esigenze, sia di banda di trasmissione che di potenza (VHF, generalmente non superiore ad 1 watt, UHF in banda LPD, minore di 10 mWatt e, infine, banda 80 metri).

L’uscita del modulatore-beacon prevede la trasmissione ciclica di una “linea”, modulata in audio a 600 Hz. Il “modulatore” può essere adattato sia per CW che per FM/AM.

Per il firmware, da caricare su una scheda a microcontrollore Arduino, chiedere all’autore.

Per essere il più semplice possibile e per invogliare a sperimentare nel campo dei microcontrollori, il beacon non prevede la trasmissione di un nominativo e va usato, durante le gare o esercitazioni, come trasmettitore “singolo”; è possibile anche usare contemporaneamente più di una civetta ma in questo caso, per evitare interferenze, esse andranno predisposte su frequenze diverse.

Il materiale del “cacciatore” sarà quindi:

  • radioricevitore,
  • piccola antenna direttiva (una Moxon), 
  • attenuatore RF (a scatti o meglio continuo), 
  • cuffia audio, 
  • eventuale bussola. 

Non resta che caricare il programma sulla scheda, collegare l’uscita al trasmettitore e provare.

___________________________________________________________________________

Achille De Santis - Beacon per civetta ARDF V2.0
___________________________________________________________________________