Supponiamo di voler realizzare un array di 4 dipoli collineari.
Soluzione 1
- La prima cosa che ci viene in mente è di prendere 4 dipoli alimentati a “gamma match” e di accoppiarli opportunamente. I 4 dipoli singoli sono già dimensionati per avere una impedenza di ingresso di 50 Ohm nel punto di alimentazione. Mettendoli in parallelo l’impedenza cambia e dobbiamo escogitare il modo di adattarla a quella di linea e del trasmettitore. Usando un tronco di cavo RG11 lungo multipli dispari di ¼ d’onda otteniamo una impedenza di 100 Ohm e possiamo accoppiare due dipoli, ottenendo 50 Ohm. Ripetiamo la stessa operazione per altri due dipoli e, analogamente, accoppiamo i due tronchi realizzati con una analoga linea di RG11. All’ingresso linea otterremo i fatidici 50 Ohm per la linea di alimentazione dal trasmettitore.
Nota: il “multiplo” utilizzato è bene che sia lo stesso per tutti i tronchi.
Soluzione 2
- Si può fare uso di accoppiatori/trasformatori di impedenza. In questo caso i dipoli sono tutti uguali, il cavo coassiale ha l’impedenza standard di 50 Ohm anche per i tronchi di accoppiamento. Possiamo variare leggermente il diagramma verticale di radiazione agendo sulla lunghezza dei tronchi di linea. Il lavoro è semplice, il cavo è standard ma gli accoppiatori costano!
Soluzione 3
- Esiste un’altra possibilità. Se si usano dipoli con ingresso a 200 Ohm (sbilanciati) possiamo fare a meno degli accoppiatori/trasformatori. Infatti, accoppiando due dipoli si possono ottenere 100 Ohm; accoppiandone quattro si possono ottenere 50 Ohm. I tronchi di linea da utilizzare, con sistemazione “ad albero binario”, saranno lunghi ½ onda o multipli. Il cavo potrà essere del buon RG213. I giunti potranno essere realizzati agevolmente tagliando un giunto a T , di rame per impianti termoidraulici, lungo il piano del T. Sulle tre vie così create andranno sistemati e saldati i tre cavi coassiali. Il giunto va chiuso saldandolo con una riga di stagno e poi coprendolo con nastro agglomerante.
Nota: vale la stessa nota della soluzione (2).
Per comodità, sul primo T potete prevedere un connettore N per intestarvi la discesa di cavo a 50 Ohm ed arrivare, così, fino al trasmettitore. Evitate assolutamente i connettori VHF del tipo SO239: non sono adatti all’uso in esterno e prima o poi vi daranno dei problemi.
Sulla tabella (1) è possibile effettuare qualche calcolo.
Potete replicare tutto anche per la gamma UHF, scalando ed adattando le dimensioni, le lunghezze dei cavi e la precisione nei giunti.
Se volete un risultato certo, un buon guadagno ed un basso angolo di lancio i dipoli vanno messi in fase ed opportunamente distanziati.
Tabella1: Adattatore di impedenza: https://docs.google.com/spreadsheets/d/1i7bIRaBBgs5KzWbsCDsRkwm54G--V88p9QjcaUMdyOA/edit#gid=0
NON modificate per alcun motivo il foglio elettronico. Non è una semplice ed inutile tabella! Potete immettere i dati nelle caselle evidenziate in ROSSO. Rispettate il lavoro dell’autore e degli utenti. Grazie!
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