lunedì 3 giugno 2019

Il Trasformatore a RF

                                                                                                                                    A. De Santis 

Principio di funzionamento



 
Il trasformatore è una macchina elettrica statica che trasforma le due grandezze elettriche, Tensione e Corrente, in relazione al “Rapporto spire”, secondo le ben note formule:

V2=V1*N 

I2=I1/N 

Dove V1 e I1 sono le grandezze di ingresso; V2 e I2 quelle di uscita.

Ora, se dividiamo, membro a membro, otteniamo:

V2/I2= (V1/I1)*N^2 

Sostituendo Z2=V2/I2 e Z1= V1/I1, impedenze di ingresso e di uscita, si ottiene:

Z2= Z1*N^2 oppure Z1=Z2/N^2 

Di conseguenza, abbiamo ottenuto anche una trasformazione di impedenza, secondo le formule anzidette.

Allora, che significato ha la frase che si sente dire spesso dai commercianti “Trasformatore da 600 Ohm”? NIENTE, se non il fatto che il trasformatore è per uso telefonico e magari trasforma con un rapporto 1:1 e chiudendolo su un carico da 600 Ohm, ripresenta in ingresso la stessa impedenza.

Sarebbe come dire che un cavo coassiale da 50 Ohm di impedenza “caratteristica” terminato su un carico da 50 Ohm presenta al suo ingresso una impedenza di 50 Ohm!


Il Trasformatore a radiofrequenza


Parliamo di “adattatori di impedenza” RF, nelle forme di BAL-UN, BAL-BAL, UN-UN. 
Si tratta sempre di trasformatori ma… ATTENZIONE! Quando si parla di “adattatori di impedenza” si pone l’attenzione sul fatto che il dispositivo “trasforma l’impedenza”. Infatti, quando si dice BALUN 1:36 si intende che quella è la trasformazione di impedenza; ma quanto vale il rapporto spire? Si può ricavare dalle formule precedenti. Infatti, da un semplice calcolo risulta che il rapporto spire è N=1:6.

Sulle antenne, infatti, per adattare l’alta impedenza nel "ventre di tensione" si inserisce un "Trasformatore RF" con questo rapporto di trasformazione.

Dalla tabella (1) è possibile effettuare qualche calcolo.

Buon divertimento e buona sperimentazione!

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